C’è addirittura chi scrive che “The Woman in Black” è l’horror britannico di maggior successo degli ultimi vent’anni. E il tutto ha una seria giustificazione visto che da circa tre settimane il nuovo film di Daniel Radcliffe sta dominando il box office inglese (confrontando i dati ha superato nettamente “The Others” e “Dracula di Bram Stoker”). Una vittoria importantissima, non tanto per il regista James Watkins, quanto per l’ex Harry Potter, finalmente evoluto e pronto a spiccare il volo dopo aver abbandonato il nido di Hogwarts.
L’intento del “fu una volta mago” era proprio quello di fuggire da quei panni, considerati troppo stretti, un’etichetta insomma causata da questa lunga saga sicuramente di successo. Lo stesso Radcliffe aveva accettato con entusiasmo la parte in questo nuovo film: “Del ruolo mi interessava che avrei recitato un adulto, una padre una cosa che non mi era mai capitato, inoltre è un copione fantastico, una grande storia. James (Watkins, il regista, ndr) è un grande conoscitore del genere thriller e una grande studioso dei film del passato. In particolare per questo, riguardo l'ambientazione si è ispirato a Shining. Si voleva dare l'impressione che la casa fosse viva. Sicuramente, dopo averlo visto, molte persone dormiranno con la luce accesa”.
“The Woman in Black” non è altro che la trasposizione del bestseller scritto da Susan Hill.